“Dai Domenico, stiamo andando
bene, siamo ancora un po' appannati, scriviamo pochino, ma tanto chi
se ne fotte. Miglioreremo. Questo è un blog! E alla fine sai che
conta? Scrivere quando ne abbiamo voglia”.
“Sì Salvo, hai
ragione. Mica deve diventare una schiavitù. Scriviamo quando ne
abbiamo voglia, questo conta”.
Maggio 2013, la linea resta
incandescente, ma si parla per lo più di altro, eventi importanti si
profilano all'orizzonte. Ogni tanto riaffiora nei ricordi dei due
protagonisti che ci sarebbe anche un blog da aggiornare.
“Dai
Salvo, ok che abbiamo un bel chiffari, ma ogni tanto un post lo
potremmo pubblicare! A questo proposito stavo pensando di lanciare
qualche bella rubrica, seminare degli spunti interessanti. Ricordando
comunque che questo è un blog, non deve diventare una schiavitù,
dobbiamo scrivere quando ne abbiamo voglia”.
“Sì Dome, hai
ragione. Ricominciamo a scrivere, bella l'idea delle rubriche, la
prossima volta che ci sentiamo me la spieghi meglio. La parola
d'ordine è: scriviamo quando ne abbiamo voglia”.
Settembre 2013, delle rubriche si è
persa traccia, le ore scorrono liete tra una strategia
fantacalcistica e il tipico cazzeggio pseudofilosofico che tormenta i
trentenni. Le linee si intasano di discorsi da caffè. “Scriviamo
quando ne abbiamo voglia”, dicevano i due sventurati. Propositi
durati lo spazio di un amen e, si badi bene, i nostri non sono certo
quello che si dice timorati di Dio.
Novembre 2014. Il freddo dell'autunno
lombardo ossigena il cervello ed instilla buoni propositi.
L'indignazione rimette in moto idee per troppo tempo anestetizzate
dalla pigrizia. Si spera che dalle parti della Brianza sia la volta
decisiva. Aspettiamo l'arrivo del freddo anche in Sicilia per sapere
se le marce saranno tutte ingranate, o se andremo ancora a
scartamento ridotto. L'importante è scrivere. Quando se ne ha
voglia, ovviamente.
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