martedì 9 dicembre 2014

Da quando sei diventato un leone?

Amiamo le gogne mediatiche, ci fanno sentire superiori. Organizziamo processi sul web o in tv, in nome di una supposta supremazia morale che chissà chi ci ha conferito. 

Siamo tutti pubblici ministeri. Conosciamo già chi sono i colpevoli. Ci fa comodo dare lezioni agli altri, seduti davanti a una tastiera, ripulisce la coscienza ed esonera dal mettere in pratica quotidianamente ciò che con tanta forza gridiamo nei social network. Ci crogioliamo in lamentele sperticate su questo e quell'altro, ma non facciamo niente di concreto per cambiare le cose. Tanto siamo coraggiosi e spietati davanti a un pc, quanto mansueti e accondiscendenti quando calpestano la nostra dignità nella vita reale.

Siamo voyeur. Ogni tipo di pornografia visiva viene data in pasto al nostro occhio guardone. Mai sazi, ne chiediamo sempre di più, spostando ogni giorno un po' più in là l'asticella della decenza. Godiamo quando, pensando di sapere tutto, ci accorgiamo che quanto abbiamo immaginato, sospettato, insinuato, sentenziato, potrebbe essere realtà: “L'avevo detto io, vedi che avevo ragione?”. Sfoghiamo così la nostra rabbia repressa, con il tiro al bersaglio. Insultiamo, bestemmiamo, protetti da un inesistente anonimato. Ci nascondiamo dietro un dito. 

Cerchiamo sul web un'effimera gloria, condivisione sociale, quel plauso che nelle attività di tutti i giorni non siamo in grado di avere, chiusi in noi stessi, schiavi di egoismi e sconfitti dall'esistenza. Chi non la pensa come noi deve essere dileggiato, sbaragliato, distrutto. Ci indigniamo a corrente alternata, solo nei confronti di ciò che fanno gli altri. Perché noi siamo sempre i migliori. 


"La mia generazione ha un trucco buono
critica tutti per non criticar nessuno
e fa rivoluzioni che non fanno male
così che poi non cambi mai
essere innocui insomma che sennò è volgare
puoi giudicare come sono se vuoi, ma lo sai
Baby fiducia (1999) - Afterhours

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